La Lazio pareggia 2-2 la sua 28^ partita di campionato contro il Cagliari , le reti della Lazio sono state messe a segno da un autogol di Cepitelli, ed Immobile.

Lazio che stanca, e stancamente mette in campo il solito “pigro” 3/5/2 messo, un modulo che negli ultimi periodi non sta mettendo in mostra nulla di quanto visto nei mesi precedenti dalla squadra di Inzaghi, complice il calo psicofisico di giocatori vitali per questo modulo, ed il blocco dei tecnici avversari che ben contengono i biancocelesti.

Il gioco della Lazio è irritante e snervante, non ci sono azioni da gol, cosa gravissima se consideriamo il valore bassissimo dell’avversario, i capitolini hanno un possesso sterile e disordinato del pallone non esistono inserimenti dei quinti sulle fasce con superiorità numerica, nella zona centrale la diga dei rossoblù tiene bene e non manda mai in ansia la difesa Cagliaritana.

Al 26^ come spesso accade di questi tempi, la Lazio va in svantaggio dopo un’azione solitaria di Minguè che si beve Basta dalla destra laziale, mette dentro un pallone dove Han trova uno stacco di testa straordinario, Strakosha compie un prodigio e manda la palla sulla traversa, palla che torna in campo e sbatte in faccia di Pavoletti che era con le mani aperte a festeggiare il gol del suo compagno, e poi alla fine festeggia il suo gol casuale.

Due minuti dopo il vantaggio cagliaritano Immobile viene abbattuto in area di rigore da due difensori , quindi teoricamente ci sarebbero due rigori, ma Nicchi e l’AIA hanno mandato un altro Killer con il fischietto al posto della pistola che si chiama Guida a compiere il delitto perfetto, cartellino per Immobile per proteste e niente rigore.

Al 36^ gol della Lazio, casuale anche questo, calcio di punizione ben calciato da Luis Alberto dalla destra e Ceppitelli è costretto ad anticipare Leiva togliendo la gioia del gol al generale brasiliano, ma condannato comunque al pareggio con un autogol.

Primo tempo che viene archiviato con poco gioco e con due tiri in porta uno per parte con due gol, 15” minuti di riposo in questo pomeriggio caldo e dal cielo variabile.

Alla ripresa delle ostilità la squadra di Inzaghi alza qualche metro il baricentro, ma nonostante questo non scalfisce la difesa sarda, non ci sono azioni degne di nota, la classica partita che può regalarti la più classica della frittata.

Le uova le prepara Luiz Felipe le sbatte bene, e colpevolmente aspetta due giorni l’uscita del suo portiere senza spazzare la palla su un retropassaggio di testa di Basta, temporeggia talmente tanto che Pavoletti si avventa sulla palla e lui è costretto a commettere fallo nonostante sia in anticipo, Guida non vede, ma la Var quando vuole vede bene, per cui solo dopo l’ausilio del monitor viene concesso il rigore.

Inzaghi aveva inserito Felipe Anderson e Milinkovic per vincere la partita e si trova sotto, misteri del calcio? No regali della Var.

Il mister biancoceleste prova anche a mettere Nani per provare il tutto per tutto, c’e’ un reazione nervosa, ma di gioco non se ne vedere l’ombra, tutto sommato una grande giocata personale di Felipe Anderson sulla fascia fa si che Nani abbia una palla colossale per fare gol, ma il portoghese spreca meramente in posizione solitaria dal centro dell’area di rigore.

Quando ormai sembrava tutto segnato, ancora il migliore in campo Felipe Anderson crossa una pallone in mezzo alla selva dei giocatori in area, Immobile s’inventa l’intuizione dell’anno, anticipa tutti con il tacco e la palla prende una traiettoria a forma di arco che sorpassa il portiere cagliaritano e pareggia una partita all’ultimo istante.

Questo gran gol attenua solo la delusione per un arbitraggio pessimo e mirato, per una situazione fisica della Lazio in calo, per una squadra che non offre un gioco come siamo abituati a vedere da due anni, per giocatori importanti improponibili a questi livelli.

Non è mica la prima volta che la Lazio viene uccisa dal var, questo è un fatto che sta alla luce di tutti, la Lazio non deve entrare in Champions questo è l’ordine di chi manovra le file di questo calcio piccolo, e studiato a tavolino prima ancora di iniziare la stagione, e poi la chiamavano calciopoli…

FORZA LAZIO SEMPRE, SOLI CONTRO TUTTI
PAURA MAI, AVANTI LAZIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *